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L’azienda biotech ha protetto oltre 3 milioni di pesci dalla pesca  industriale e raccolto 1,5 milioni di euro in finanziamenti

Roma, 17 Giugno, 2024 – Ittinsect, la biotech italiana con la missione di rendere l’acquacoltura indipendente dalle risorse marine, chiude positivamente il bilancio del 2023, raggiungendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) 2, 12 e 14 dell’agenda 2030, concordati dagli Stati membri delle Nazioni Unite nell’ambito dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile.

Grazie ai 22 allevatori ittici europei che hanno acquistato i mangimi Ittinsect, la scale-up italiana sta favorendo la riduzione dell’impatto umano sulla biodiversità marina. Ittinsect, fondata nel 2021, fornisce mangimi per l’acquacoltura prodotti tramite processi biotecnologici innovativi e fonti proteiche alternative alla tradizionale farina di pesce.

L’azienda biotech, che ha a cuore il destino di mari e oceani, ha chiuso il 2023 con un totale di 1,5 milioni di euro di finanziamenti in forma di capitali privati, da Katapult Ocean, CDP Venture Capital, Indico Capital Partners e Zest (ex LVenture), oltre che da finanziamenti a fondo perduto a livello nazionale (da Invitalia) e regionale (da Lazio Innova) e da strumenti di debito da Intesa Sanpaolo.

 

Gli Obiettivi Raggiunti 

 

Rispetto all’obiettivo 14, che fa riferimento alla protezione della vita sottomarina, Ittinsect ha protetto dalla pesca 3.102.353 pesci azzurri; Rispetto all’obiettivo 2, che fa riferimento al raggiungimento della sicurezza alimentare e alla promozione di un’agricoltura sostenibile, gli allevatori che hanno utilizzato il mangime sono riusciti a produrre 23.276 porzioni di pesce in eccesso rispetto alle loro stime produttive e senza costi aggiuntivi. Infine, rispetto all’obiettivo 12, che fa riferimento a garantire modelli sostenibili di produzione, Ittinsect ha valorizzato 79.680 kg di sottoprodotti derivanti da attività agro-industriali.

Il raggiungimento di tali obiettivi è stato possibile grazie ai processi biotecnologici sviluppati e brevettati dall’azienda e all’attenzione verso le logiche dell’economia circolare. L’adozione dei propri prodotti all’interno della filiera ittica è stata rapida grazie all’apertura degli allevatori verso mangimi che garantiscono alla riduzione dell’impatto nella filiera combinata ad una migliore performance di crescita, un miglior stato di salute ed una ridotta mortalità degli animali allevati.

 

“Alla base del lavoro che svolgiamo ogni giorno c’è la missione di proteggere il mare dall’impatto dell’uomo. Il team e io siamo onorati di aver dato un piccolo ma grande contributo alla preservazione dell’ecosistema marino. Il nostro desiderio più grande è quello di poter rivedere i mari e gli oceani pieni di vita: un risultato che verrà ottenuto soltanto continuando a lavorare con la tenacia che ci contraddistingue”, così ha commentato i risultati raggiunti Alessandro Romano, fondatore e AD di Ittinsect.